giovedì 16 giugno 2016

Le N.D.E. nei bambini



LE NDE DEI BAMBINI (13-07-09)
ARTICOLO DEL DR. MELVIN MORSE
Da noi si dice che, per sapere la verità, bisogna chiederla agli ubriachi ed ai bambini ed il Dr. Melvin Morse ha studiato a fondo proprio le NDE dei bambini che, specialmente in tenerissima età, non posseggono retroterra cultural-religiosi tali da poter inventare esperienze come una NDE.  In questo articolo, il Dr. Melvin Morse ci spiega perchè, dal suo punto di vista, le NDE non possono assolutamente essere allucinazioni d'un cervello morente. 

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"Ma era vero, Dott. Morse?" Chris, 8 anni, era quasi affogato quando, quattro anni prima, la macchina del padre era precipitata da un ponte nelle acque gelate di un fiume vicino Seattle. (Clic)
 Portato in volo da un elicottero ad un vicino ospedale, sarebbe poi sopravvissuto insieme a sua madre.
"Allora sono morto. Sono andato in un enorme maccherone. Era lungo e diritto, doveva essere un tunnel, perché dentro c'era un arcobaleno. I maccheroni non hanno arcobaleni.
Sono stato spinto dal vento, e potevo stare a galla. Ho visto due tunnel di fronte a me, un tunnel per gli umani ed un tunnel per gli animali. Sono entrato nel tunnel degli animali, ed un'ape mi ha dato il suo miele. Devi raccontare tutto ai vecchi, così non avranno paura di morire",  raccomandò poi ai medici. Con questa frase si capisce quanto profonda fosse stata la sua avventura ai confini della morte.

LE NDE's NON SONO MITI CULTURALI
Chris chiaramente riferisce un'esperienza reale. L'immagine di un arcobaleno in un maccherone è unica ed è improbabile che l'abbia attinta dal suo bagaglio culturale. Ma come possiamo esser certi che l'abbia veramente vissuta?
La domanda di Chris va giusto al cuore del problema, come è tipico per i bambini. 
Sono le NDE davvero esperienze dei moribondi, il risultato di una funzione del cervello normale, o il prodotto d'una disfunzione cerebrale che crea un'allucinazione a causa degli stress biologici causati dalle medicine e/o da una mancanza di ossigeno? 
Le NDE sono la percezione di un' altra realtà sovrapposto a questa, in cui frequentemente si appalesa l'esistenza di un Dio amorevole. C'è chiaramente la persistenza d'un chiaro stato di coscienza dopo la morte del corpo. Se le esperienze in vicinanza della morte sono "vere," allora è chiaramente possibile che quest'altra realtà esiste e corrisponde alla nostra destinazione finale. Parimenti veri sarebbero dunque, anche i contatti con l'Aldilà, le NDE condivise e le premonizioni.

RICERCA CLINICA
Il nostro studio, condotto nell' Ospedale Pediatrico di Seattle ha concluso che le NDE sono di fatto esperienze ai confini della vita. Abbiamo studiato 26 bambini criticamente malati e trovato che ben 24 di loro riportavano di essere consapevoli durante la morte, avendo avuto delle esperienze di cui erano consapevoli, inclusa la percezione di una luce amorevole, una "...luce che aveva cose buone in sè." Abbiamo anche preso in esame oltre 100 bambini di controllo,  trattati anche con farmaci, che avevano subito una mancanza di ossigeno al cervello, intubati e ventilati artificialmente nell'unità di terapia intensiva e che pensavano di morire.
Erano seriamente malati ma non prossimi a morire. Nessuno di questi pazienti ha riportato di essere cosciente in tali fasi della malattia, o ha avuto un'esperienza spirituale.
Michael Sabom, un cardiologo di Atlanta, ha rilevato che il 43% dei pazienti in arresto cardiaco aveva avuto una NDE. Pazienti con rianimazioni lunghe e complicate erano quelli con più probabilità di provare una NDE. Quest'ultimi frequentemente potevano descrive accuratamente la loro rianimazione in dettaglio, mentre il gruppo di pazienti che avevano subìto un arresto cardiaco - ma senza nessuna NDE- non poteva descrivere le fasi delle manovre di rianimazione con accuratezza.

I RACCONTI
Ho indagato molti racconti che chiaramente documentano che c'è un paradossale ritorno di coscienza del cervello, al momento della morte. Per esempio Olga Gearhardt una donna di 63 anni attendeva un trapianto cardiaco, quando un virus le infettò il cuore. Finalmente venne chiamata dal Centro Trapianti dell'Università della California per il sospirato intervento.
 La sua famiglia andò con lei, tranne il genero, che rimase a casa.
Benchè il trapianto fosse stato un successo, esattamente alle ore 2:15 il suo cuore nuovo si fermò improvvisamente e l'equipe chirurgica impiegò più di tre ore per rianimarla. Il mattino successivo, alla sua famiglia venne però detto che la sua operazione era andata bene, senza aggiungere altri dettagli, notizie che vennero comunicate telefonicamente a suo genero. 
Lui però sapeva già tutto: esattamente alle 2:15 della notte precedente, mentre dormiva, si era svegliato ed aveva visto sua suocera ai piede del suo letto, che gli diceva di non preoccuparsi, che tutto andava bene, pregandolo di dirlo a sua figlia (sua moglie). 
Egli prese nota della comunicazione e dell'ora e poi si addormentò di nuovo.
Più tardi, quando Olga si svegliò dall'anestesia, le sue prime parole furono:
 "Avete ricevuto il messaggio?" 
La storia dimostra che le NDE sono un ripristino della coscienza in punto di morte e che la paziente ha potuto comunicare telepaticamente con suo genero, quando lei era in uno stato comatoso e lui addormentato. Paul Perry ed io abbiamo indagato a fondo la storia. Ogni dettaglio aveva una verifica obiettiva ed abbiamo visto anche  la nota scribacchiata dopo il contatto. Simili racconti sono stati documentate almeno da 100 anni in quà; valga per esempio l'opera di F. Meyers,  "Human Personality and Its Survival After Death", in cui sono riportati centinaia di episodi simili. 

I RACCONTI NON SONO ABBASTANZA...
I Racconti, comunque, non sono sufficienti: convincono coloro che ne sono testimoni, ma perdono di efficacia quando vengono riportati da terze parti. Personalmente ne ho documentato a dozzine, ma non convinceranno mai nessuno scettico sulla realtà delle esperienze di pre-morte.

RICERCA SPERIMENTALE
La Scienza richiede evidenze verificabili che possono essere riprodotte ripetutamente sotto strette condizioni sperimentali. Jim Whinnery, del National Warfare Institute, pensava di studiare semplicemente gli effetti delle accelerazioni estreme sui piloti degli aerei da caccia (Clic) e non aveva la minima idea che avrebbe invece portato convincenti prove sperimentali sulla veridicità delle NDE's. I piloti in esame, venivano posti in un'enorme centrifuga e sottoposti a velocità tremende. 
Dopo che avevano perso coscienza, subito crisi convulsive, paralisi muscolari e quando il sangue cessava di fluire nei loro cervelli, solo allora, improvvisamente, avevano un ritorno di coscienza che provocava loro dei "dreamlets" (Sogni anomali, come  li chiama il Dott. Whinnery.)Questi "sogni" sono simili alle esperienze di pre-morte e spesso producono un senso di separazione dal corpo fisico. Un tipico esempio ci viene riferito da un pilota che, lasciato il suo corpo fisico, viaggiò su una spiaggia sabbiosa, dove poteva guardare direttamente al sole. 
Egli confessò che la morte è molto piacevole.
NON SOLO DURANTE LA MORTE
Le esperienze non accadono solo nei cervelli dei moribondi. Il giornale del Club Alpino Svizzero, nell'800, ha riportato 30 racconti di scalatori caduti da grandi altezze e miracolosamente sopravvissuti. Costoro hanno raccontato di essere usciti fuori dal loro corpo, di aver visto il Paradiso, di avere avuto una rivisitazione della loro vita ed udito l'impatto dei loro corpi contro il terreno, senza aver subito danni mortali. Dianne Komp, Oncologa Pediatra alla Yale Università, riferisce che molti bambini morenti hanno Le NDE, senza evidenti disfunzioni cerebrali, durante sogni, preghiere, o visioni in punto di morte. Un ragazzo ha affermato che Gesù l'aveva incontrato in un autobus della scuola grande e giallo e che gli aveva detto che sarebbe morto molto presto. 
Altri hanno sentito il canto degli Angeli o hanno visto aureole di luce.
Nell' American Journal of Psychiatry del 1967, venne riportata l'esperienze di due minatori rimasti intrappolati per giorni in un cunicolo. Sebbene non fossero mai stati in punto di morte ed avessero cibo ed acqua a sufficienza, hanno riferito di aver avuto esperienze mistiche mentre erano nei tunnels della miniera. In particolare, videro un terzo minatore che li aiutò a salvarsi,
 ma che scomparve quando vennero liberati.

RICONOSCERE LA REALTA DELLE NDE's
Le NDE non sono il rifiuto della realtà, come spesso accade nelle allucinazioni indotte da medicinali o dalla privazione d'ossigeno. Non ci sono distorsioni delle immagini, del tempo, dei luoghi, del corpo ed i disorientamenti tipicamente indotti dai farmaci, perchè si tratta della percezione di un'altra realtà sovrapposto a questa. Per esempio un ragazzo mi ha detto che: "...Dio mi ha preso nelle sue mani e mi ha protetto.." , mentre i medici provavano freneticamente a rianimare il suo corpo, dopo un principio di annegamento. Lui aveva capito tutto quel che gli era accaduto, ma aveva anche provato qualcosa di cui solitamente non siamo coscienti. Lo Psichiatra tedesco Michael Schroeter, in una sua esteso rassegna di tutto quanto è stato pubblicato sulle NDE, afferma che non c'è nessuna ragione per credere che le NDEs siano il risultato di patologie psichiatriche o di disfunzioni cerebrali.

NESSUNA "PAURA" DELLA MORTE
Le NDE possono accadere a bambini molto piccoli, troppo piccoli per aver paura della morte e reagire, poichè essi non hanno meccanismi interni di difesa contro il concetto di morte. In un rapporto dei medici dell'Ospedale Generale del Massachusetts, si legge la NDE  che ebbe un bimbo di 8 mesi, quasi morto per blocco renale. Appena fu in grado di parlare, all' età di due anni, disse ai suoi genitori di essere andato in un tunnel verso una luce brillante. 
Gli Psichiatri Gabbard e Twemlow riportano il caso di un altro bambino di due anni e mezzo che era anch'egli quasi morto, perchè colpito da una scarica elettrica. Disse poi a sua madre che era andato in una stanza con un uomo molto bello, e che in essa c'era una luce brillante sul soffitto. L'uomo gli aveva chiesto se voleva andare a casa, o restare con lui."
La spiegazione convenzionale data dai medici "normali" è che queste non sono vere percezioni ma piuttosto allucinazioni causate dai corto-circuiti di un cervello morente. 
Il ricercatore russo Vladimir Negovsky ha studiato centinaia di soldati che sono quasi-morti in battaglia ed ha concluso che "...il fatto stesso che gente diversa in paesi diversi può vedere immagini simili durante la morte o la rianimazione non prova la vita dopo la morte, perchè il tutto può essere spiegato dalle dinamiche del cervello che si disintegra."
Definire le NDE "allucinazioni" significherebbe affermare che non sono vere percezioni di un'altra realtà, ma non c'è nessuna ragione per non pensare che non esistano altre realtà da percepire. 

ALMENO TRE REALTA'
Recentemente ho discusso questi problemi con i Fisici teorici del National Institute of Discovery Science, un'accolita di ricercatori di rinomanza nazionale nei loro singoli campi di studio.
Mi hanno spiegato che la scienza afferma che la realtà è fatta di infinitesimali particelle nucleari, così piccole che non è chiaro se sono fatte davvero di materia o se sono semplicemente dei modelli energetici.  Tutte le particelle fondamentali di questo universo hanno almeno due "controparti" che sono state documentate come realmente esistenti. 
Queste particelle durano solo per una frazione di un secondo in questa realtà, eppure contengono i blocchi fondamentali di cui è fatta la realtà della natura. 
In teoria, ci sarebbero almeno tre universi possibili formati dai tre gruppi di particelle subatomiche, inoltre, sempre in teoria, c'è un possibile universo, chiamato Il Punto Omega, nel quale non esiste nè tempo nè spazio, e tutti gli universi possibili vi coesistono. Ecco perchè Fisici come Ernest Schroedinger hanno detto che
 "...se non sei scandalizzato dalla fisica quantistica, allora non la capirai mai." 
Olaf Swenson ha potuto vedere un tale universo senza tempo quando è quasi è morto per un intervento maldestro di tonsillectomia, all' età di 14 anni. 
"Improvvisamente mi sono appallottolato su me stesso e sono stato sbalzato in un'altra realtà.
Le forze che mi hanno portato attraverso quella barriera erano terrificanti. Ero dall'altro lato.
 Ho compreso che il confine tra vita e morte è una creazione strana della nostra mente, molto concreta (se vista dal lato del vivente), eppure insignificante." Olaf sentiva di stare a galla in un universo senza confini: "..avevo la comprensione totale di tutto al cospetto dell'annientamento totale, ed ero una brillante luce arancione. Come ho capito che la mia mente stava per essere riportata nel mio corpo, ho pensato: per favore lasciate che io ricordi questa nuova teoria della relatività."
Certamente le informazioni che Olaf ha ottenuto erano vere, 
poichè ha ricavato oltre 100 brevetti di chimica molecolare, grazie alla sua NDE.

UNIVERSO CONSAPEVOLE?
L'universo può essere effettivamente un universo cosciente. Molti scienziati moderni non credono più ad un universo creato casualmente da una sorta di polvere primitiva. Il Nobel per la Biologia Molecolare Christian De Duve descrive un universo che ha un imperativo cosmico: sviluppare vita cosciente. La struttura intima delle molecole che compongono le creature viventi, obbliga la vita consapevole ad evolversi.
L'Astrofisico Fred Hoyle è convinto che le leggi fondamentali dell'universo, come quelle che governano la creazione di pianeti, soli e galassie, sembrano implicare che la coscienza sarà il risultato finale di quelle leggi universali, mentre il Biologo evoluzionista Rupert Sheldrake va più lontano, affermando che ci sono moduli morfici, strutture primordiali energetiche nell' universo, che hanno come conseguenza ultima lo sviluppo di una vita intelligente.
Se questo è vero, tutto questo si applicherebbe anche agli altri due universi formati dalle altre coppie di particelle subatomiche elementari. Angeli, diavoli, UFOs, e Dio, ora non sembrano più invenzioni fantastiche, perchè potrebbero essere percezioni di altri esseri consapevoli che vivono in altre dimensioni previste dalla scienza moderna. Le NDE quindi, possono essere semplicemente l'equivalente clinico di quello che i fisici sperimentali hanno scoperto in laboratorio.

ERO SU UN RAZZO PER LA LUNA
Todd è morto dopo  essere caduto in una piscina. Momenti prima di spirare, uscì fuori dal coma, guardò la sua mamma, e le disse: 
"La luna... la luna, sono su un razzo diretto sulla luna."  Lei mi chiese se era solo un'allucinazione.
Le risposi che la risposta più scientifica basata sull'evidenza, era il fatto che poteva condividere con lei la sua esperienza al limite della morte. Fu importante per questa Mamma: forse le rese il dolore orribile della perdita del suo bambino un pò più sopportabile, trasformando la sua rabbia verso un universo irrazionale che fa sì che persino un bambino possa morire, meno terribile. La visione di suo figlio per lei significava che andava in qualche bel posto, dopo la morte.
Tali visioni, sogni, ed intuizioni hanno il potere enorme di far guarire. Attualmente, la nostra società banalizza tali esperienze e le rigetta come fantasie di cervelli morenti, o come ancore di salvezza della mente contro il dolore. Sono esperienze vere, tanto vere quanto ogni altra percezione umana.  Noi dobbiamo solo ascoltarle e capirle. 
Spesso contengono le basi necessarie per guarire il dolore e capire morte.

RISPARMI  SULLE SPESE SANITARIE
I miei colleghi medici spesso mi chiedono l'utilita delle indagini sulle NDE. 
Rispondo loro in un modo che possono capire. Se noi veramente accerteremo in modo scientifico che queste esperienze sono "vere", che sono una funzione normale del cervello umano alla morte, potremmo tagliare le spese sanitarie di questo Paese di almeno il 20%. Questo è quanto viene irrazionalmente sperperato nei pochi giorni precedenti la morte di migliaia di pazienti usando costose tecnologie mediche per placare le nostre paure della morte, a spese della dignità umana.
Le NDE c'insegnano a non avere paura di morire. Frequentemente, la morte è accompagnata da visioni di persone che amiamo e spesso non c'è nessuna percezione degli eventi dolorosi che avvengono al corpo. Un bambino mi ha detto che ,
"...mentre mi conficcavano aghi e altra roba, io ero al sicuro con Dio."
Le NDE hanno il potere di divenire un rompighiaccio culturale col risultato di farci guarire dalla nostra paura della morte. 
Predico che quando sarà unanimemente accettato che le NDE sono davvero l'esperienza del moribondo, vedremo man mano ridursi gli interventi medici inutili in prossimità del decesso.
(Dr. Melvin Morse- Trad. Webmaster)

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