giovedì 2 giugno 2016

Le streghe: le donne delle erbe

Negli antichi villaggi medioevali di tutta Europa, spesso appena fuori dall'abitato, al limitare della selva, o talvolta oltre il confine naturale che gli alberi disegnavano,  vi era una rudimentale  capanna di legno.
 In tal posto al confine tra il piccolo  insediamento umano e la foresta, viveva una figura particolare, antenata del moderno erborista, antesignana della medicina naturale odierna. queste persona quasi sempre di sesso femminile, dal 500 in poi finì spesso torturata, violentata e infine arsa sul rogo dall'inquisizione.

Questa vittima del suo tempo veniva indicata con un appellativo , masticato sottovoce dalla gente tra paura e disgusto,  cucito addosso come una condanna senza appello: strega.
Tale parola deriva dal latino "strix" che significa "allocco" e la sua figura si delineò nel tardo medioevo.

Le dominae herbarum erano tenutarie, oltre che di una gran competenza in campo paleoerboristico, di antichissimi riti pagani di venerazione della natura.
Probabilmente trasmettevano il loro sapere di madre in figlia.

Durante la famosa caccia alle streghe (1560-1660) secondo stime che trovano in accordo la maggioranza degli storici, l'inquisizione processò e mandò al rogo tra le 50.000 e le 100.000 persone, di cui la maggioranza eran donne.
Quando il bargello e i suoi uomini arrestavano una donna accusata di atti magici, quest'ultima era già considerata colpevole e niente poteva salvarla da lunghe torture che si concludevano quasi sempre con il rogo.

Le torture erano varie e terrificanti, gli occhi venivano strappati,  ferri roventi venivano infilati dentro la vagina o nell'ano, le unghie di mani e piedi venivano staccate una ad una, i capelli dati alle fiamme, il naso tagliato, solo per citare alcuni dei metodi.
Infatti si potrebbero riempire libri interi  con le numerosissime varianti di tortura praticate, stupisce quanto i carcerieri di allora si ingegnassero per inventarne sempre di nuove.

La Strega nel Folclore

Alla strega spesso venivano associati animali notturni o di color nero, si pensava che questi fossero aiutanti delle streghe o streghe stesse trasformatesi in animale.
Alcuni di questi animali sono il lupo, il pipistrello, il gatto nero, il corvo e gli uccelli notturni

Secondo il credo popolare vi erano alcune persone che avevano più probabilità di altre di esser o diventar streghe, queste erano : le donne con i capelli rossi, la settima di figlia di una settima figlia, le nate la notte di Ognissanti o di natale, le zitelle, le donne di facili costumi e le non battezzate.

Ma per esser delle vere streghe bisognava aver fatto un patto con il diavolo.

Secondo le superstizioni le streghe avevano svariati poteri magici:  potevano  volare su di una scopa o un ramo di nocciolo, creare filtri d'amore, trasformarsi in animale, rendere sterili i campi, gettare il malocchio, leggere nel futuro e vedere nel passato, scatenare tempeste, essere in due luoghi contemporaneamente.
Alcuni modi per per pro
teggersi dalle streghe:  portare con se una piccola bottiglia di acqua santa o qualcosa di benedetto da un prete, appendere ghirlande di di salice raccolti all'alba del primo maggio sulla porta di casa o regalare ai poveri quanto si guadagna durante il sabato.

Dylan Likar

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